Cultura, etica e meritocrazia: valori antichi per una professione moderna

Cari Colleghi,

quando ho iniziato a scrivere questo editoriale non ho potuto che pensare al fatto che la nostra Associazione compie venti anni. Qualche altro Collega ha riportato le pagine del primo numero del nostro giornale “Accademia”: cosa è cambiato da allora?

Tanto, tantissimo per la nostra professione.

Nonostante ciò, i valori che da sempre sono stati da riferimento per il Dottore Commercialista sono rimasti immutati: cultura, etica e meritocrazia.

Anche il futuro della nostra Professione non potrà che basarsi su questi tre valori; tre valori che da sempre hanno contraddistinto la nostra Associazione.

Il riferimento a tali valori ha fatto in modo che la nostra Associazione fosse moderna fin dalla costituzione e partendo da ciò vogliamo dare un contributo alla crescita della figura del Dottore Commercialista.

Oggi viviamo l’esigenza di far vivere e prosperare il mondo dell’associazionismo sindacale – nell’ormai variegato mondo della Professione Economico Giuridica -. La nostra Associazione, con la sua Storia, i suoi Valori, le Donne e gli Uomini che la rappresentano è il naturale riferimento di chi – pur tenendo conto dell’innovazione e della realtà delle relazioni globali – sente ancora forte il dovere morale e civile di sovrapporre, ad ogni considerazione di opportunità nell’agire quotidiano, i valori del Merito, delle Capacità individuali, della Cultura Professionale, dell’Etica e della Responsabilità.

Le Classi Dirigenti del Paese – e, noi, in quanto Professionisti ne siamo parte integrante – devono oggi esercitare consapevolezza e accortezza, giudizio e attenzione nel consolidare, nel comune sentire del Paese, sentimenti di equità e giustizia, solidarietà e legalità, da unire alla ricerca della crescita economica e dello sviluppo culturale della Collettività. Noi crediamo nello Stato, nelle libere e democratiche Istituzioni, nella necessità e utilità di consentire ai meritevoli di raggiungere i più alti livelli di responsabilità nella società civile ed economica. E’ una nostra profonda convinzione morale, oltre che precisa scelta razionale nella ricerca di quella che, in gergo e con approccio generale, viene definita “crescita sostenibile”.

L’ANDOC crede nella funzione peculiare del Dottore Commercialista nella società moderna e, per tale motivo, ne intende tutelare – ad ogni livello – identità culturale e prerogative istituzionali. Un’impresa non facile: certamente, oggi e nella sostanza degli atteggiamenti, “controcorrente”.

Noi siamo convinti che la “politica” esterna di Categoria – seguendo le regole della rappresentanza legale e democratica e con le rispettive funzioni di rappresentanza verso le Istituzioni – la fanno il CNDCEC e i Presidenti degli Ordini locali. Siamo, altresì, consapevoli che ai Sindacati dei Professionisti è attribuita la responsabilità istituzionale e morale di fare la “politica” interna alla Categoria: la necessità di fare sentire, in maniera autorevole e precisa, il pensiero culturale che si vuole affermare.

Non ci fermeremo nell’affermazione dei nostri Valori fondativi. Lo faremo coi modi dovuti al rango ed alla dignità della nostra figura Professionale ma lo faremo in maniera efficace e profonda.

Il nostro sforzo propositivo di programmi e idee deve essere rivolto verso i Colleghi e verso le Istituzioni di Rappresentanza della Categoria, a tutti i livelli (nazionale e locale). I Sindacati intanto esistono in quanto sono in gradi di proporsi – nell’ambito del confronto democratico – come portatori delle esigenze degli Iscritti verso gli Organi di governo della Categoria. Per fare ciò, però, anche ANDOC, come tutti gli organismi associativi necessita delle idee e del coinvolgimento dei Colleghi.

Per ciò che concerne le idee riteniamo di aver dimostrato nel tempo che non ci mancano, per ciò che riguarda il coinvolgimento degli iscritti è in atto, oramai da diversi anni, un proliferare delle nostre “Accademie” (Sezioni locali) che intendiamo ulteriormente stimolare e questo Convegno di Napoli dovrà essere una vetrina eccezionale.

Cari Colleghi che credete nei nostri valori storici: cultura, etica e meritocrazia, non perdete l’occasione nei tre giorni di Congresso a Napoli,  venite a trovarci al nostra desk, ci scambieremo delle opinioni sul futuro della nostra professione, Vi informeremo su ciò che stiamo facendo e su ciò che vorremo fare e, vedrete, ne sarete entusiasti.

Vi aspetto

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